Da Giovanni Paolo II alla famiglia Savoia, da Maurizio Costanzo a Didi Leoni, da Anna Falchi a Giulio Andreotti, da Vittorio Gassman a Egon von Furstenberg, da Madonna Ciccone a Milva, da Claudia Pandolfi a Pupi Avanti e così via, spaziando dal mondo dello showbusiness a quello della cultura. In questo libro il fotografo Angelo Gigli riscopre il valore della materia che costituisce la pellicola a seguito di un incidente accaduto nel magazzino dove era temporaneamente depositato il suo archivio. lo sconforto iniziale comincia a lasciare il posto ad un’altra sensazione: quelle pellicole cominciano a brillare sotto una nuova luce, portando l’autore a cambiare prospettiva, a riflettere sull’importanza e il valore della materia tangibile, del tempo che passa, del rapporto fisico con il gesto di scattare la foto ed interagire con oggetti meccanici pieni di molle, rumori e vibrazioni che fanno inevitabilmente parte del gesto creativo nel suo insieme, il tutto contrapposto alla fredda e sterile galassia digitale.